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La mia rubrica personale

I TRE STADI DELLA CELLULITE

LA CELLULITE NON E' SOLO UN PROBLEMA ESTETICO MA UNA MALATTIA

 

La cellulite è una malattia vera

 
Anche se è considerata da molti un semplice inestetismo, la cellulite in realtà è una vera e propria patologia cutanea. La sua causa principale è una particolare insufficienza venosa, per la quale i tessuti cutanei superficiali non riescono ad allontanare correttamente i liquidi, che così ristagnano. 

In un primo momento liquidi e residui tossici si accumulano nel tessuto, poi le cellule adipose si isolano e si gonfiano per la difficoltà a smaltire i grassi. Questo porta alla formazione di un tessuto fibroso reattivo con la tendenza progressiva ad avvolgere tutto.

Il processo è abbastanza lento, e si suddivide in tre fasi: la forma iniziale è dura o compatta, con ristagno di liquidi senza alterazioni strutturali sostanziali. La pelle appare ispessita e ben aderente ai piani profondi, e l’aspetto a buccia d’arancia si nota solo pizzicando la parte con le dita.

La cellulite molle o flaccida è invece la forma in cui le cellule adipose tendono a gonfiarsi, causando una notevole alterazione della silhouette, con buccia d’arancia e noduletti evidenti alla palpazione profonda.

La cellulite edematosa, infine, è quella con massimo infarcimento dei tessuti, in cui si è verificato l’inglobamento delle normali strutture cutanee da parte del tessuto cicatriziale. In questa fase, per fortuna poco frequente, il danno tissutale è elevatissimo, e non sempre è possibile il recupero del danneggiamento della figura: purtroppo la cellulite non regredisce mai spontaneamente.

Oltre a questi sintomi specifici, alla malattia spesso si accompagnano altri disturbi quali fragilità capillare, vene varicose, smagliature e piccole ecchimosi. Inoltre la parte si presenta più fredda e insensibile, e se si sta molto tempo in piedi si possono avvertire gonfiori o intorpidimenti alle gambe.
 
#2265 Data pubblicazione: 07-03-2005
Fonte: Redazione Sanihelp.it
 
 

Cellulite: le alterazioni strutturali

 
La cellulite è caratterizzata tipicamente da modificazioni istologiche e biochimiche a carico dell’ipoderma (tessuto adiposo) e del derma sovrastante.

I meccanismi che portano alla formazione della cellulite sono complessi. Essi si manifestano primariamente a carico dell’ipoderma con modificazioni degli adipociti, che aumentano di volume (ipertrofia) e di numero (iperplasia), con alterazione della loro forma (anisopoichilocitosi). In seguito si assiste a dissociazione e rarefazione del tessuto adiposo con neoformazione di fibre collagene che si ispessiscono e vanno a incapsulare in piccoli ammassi gli adipociti degenerati, formando i micronoduli. 

Successivamente i micronoduli confluiscono formando i macronoduli, palpabili e clinicamente visibili, aderenti ai piani sottostanti. I fasci fibrosi connettivali vanno incontro a progressiva sclerosi (indurimento), stirando la cute verso i piani profondi e creando quelle depressioni responsabili del tipico aspetto a materasso.

Per quanto riguarda la microcircolazione locale, si assiste fin dall’inizio a un’alterazione a carico del distretto arteriolo-capillare-venulare, con aumento della permeabilità vasale e conseguente edema intercellulare, ispessimento delle pareti, fibrosclerosi, ecc. In seguito tale processo degenerativo coinvolge anche la microcircolazione e il derma sovrastanti.
Qui i fibroblasti incrementano la produzione dei glicosaminoglicani, come l’acido ialuronico, molecola in grado di richiamare acqua e quindi di dare origine alla ritenzione idrica, tipica della cellulite. 

Nella donna, inoltre, il tessuto adiposo nelle aree ginoidi ha una particolare disposizione, diversa da quella che si riscontra nell’uomo. Infatti nella donna i setti fibrosi sono perpendicolari alla superficie cutanea e separano voluminosi lobuli in sezioni rettangolari. Quando il tessuto adiposo si scompagina, aumenta il volume dei lobuli e le trabecole di fibre collagene si sclerotizzano come nella PEFS, si determina una compressione del tessuto adiposo verso il derma, con le tipiche manifestazioni cliniche (cute a buccia d’arancia, a materasso, ecc).
Nel tessuto sottocutaneo dell’uomo invece i setti fibrosi sono disposti in modo romboidale, formando dei lobuli di forma poligonale che anche in caso di grandi accumuli adiposi, non sono in grado di invadere il derma.

#8962 Data pubblicazione: 08-04-2009
Fonte: A. M. Cantù, Specialista in Dermatologia e Venereologia, Associazione Donne Dermatologhe Italia – D.D.I.

Cellulite: cosa fare, cosa evitare

 
Al di là della predisposizione ereditaria, non esiste una tipologia di donna particolarmente a rischio di cellulite, né una potenzialmente esente. 

Tuttavia ci sono dei campanelli d’allarme che preannunciano una probabile comparsa di cellulite:

  • Predisposizione familiare
     
  • Immobilità o ingessature prolungate
     
  • Sovrappeso
     
  • Bacino largo e forme mediterranee
     
  • Vita sedentaria 
     
  • Molto tempo in piedi
     
  • Sbalzi del ciclo mestruale
     
  • Abbandono di attività sportiva 
     
  • Dieta ricca di dolci e bibite gassate

Se ci si riconosce in almeno due di queste definizioni, meglio correre ai ripari, adottando comportamenti semplici tesi a stimolare una buona circolazione linfatica e venosa, come evitare la vita sedentaria e l’immobilità delle gambe, evitare di stare troppo tempo in piedi senza muoversi, tenere le gambe più alte del bacino quando si sta sedute, massaggiare le gambe dalla caviglia in su prima di coricarsi, evitare indumenti stretti (dai jeans agli slip), scarpe con tacchi alti e punte strette e fonti di calore dirette sulle gambe.

Per la prevenzione della cellulite, poi, è fondamentale l’attenzione alla dieta, che deve essere equilibrata, ricca di verdura e povera di sale, e ricchissima di acqua, meglio se associata a movimento di tipo aerobico.
#2266 Data pubblicazione: 07-03-2005
Fonte: Redazione Sanihelp.it
 
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7 trucchi anticellulite

 
Prendersi cura del proprio corpo è un piacere spesso dimenticato, ma non solo. È anche il modo per tenere lontani disturbi e malattie, avere un fisico più sano e quindi più appagante. 

Gli ambiti da controllare sono quelli che regalano benessere nella vita quotidiana, dal cibo al sonno al movimento. Puntando su questo, si può prevenire la cellulite in 7 mosse.

  1. piedi sono fondamentali per una buona circolazione sanguigna, che è alla base della lotta della cellulite. Pediluvi in acqua salata, bagni caldi e freddi e massaggi plantari con una pallina da tennis saranno un toccasana.
  2. Le gambe sono la sede principale del problema. La parola d’ordine è tonificare, per esempio con ossigenanti passeggiate all’aria aperta. L’importante è fare passi lunghi, mettendo un piede davanti all’altro e contraendo i glutei..
  3. Data l’importanza dell’ossigeno per combattere la cellulite, non si può trascurare la respirazione. Il trucco è inspirare lentamente dal naso gonfiando e espirare dalla bocca per liberare il diaframma, rimanendo in apnea per 15 secondi tra una fase e l’altra. Così si favorisce lo smaltimento dei grassi.
  4. Una corretta postura favorisce la buona circolazione venosa, perché i muscoli ottimizzano la loro posizione e spingono il sangue verso l'alto. Stringere i glutei e raddrizzare la schiena: anche la lordosi è scongiurata!
  5. No all’ansia e allo stress, che causano ritenzione idrica e infiammazioni ai vasi sanguigni, rallentano la circolazione e invogliano a mangiare zuccheri. È utile rilassarsi con tecniche comportamentali come lo yoga.
  6. Niente riattiva la microcircolazione meglio di una doccia mattutina, meglio se eseguita con ilmetodo di Kneip: getti di acqua calda e fredda alternati e diretti in senso circolatorio partendo dai piedi per risalire lungo la gamba fino ai glutei. Utile effettuare anche un massaggio esfoliante con un guanto di crine.
  7. Da non sottovalutare l’importanza di una dieta equilibrata. Sì ai carboidrati e a cibi alcalinizzanti come pasta e riso, cereali integrali, patate, legumi, biscotti e latte di soia; attenzione invece ai grassi animali e agli zuccheri raffinati. Via libera a frutta e verdura, che forniscono grandi quantità di acqua e sostanze nutritive utili per combattere la ritenzione idrica. Un piccolo trucco è immergerle in acqua fredda per un paio d’ore prima di consumarle, in modo da aumentare ilcontenuto idrico. Infine, non fatevi tentare dal digiuno: se si salta il pasto, l'organismo richiederà più zuccheri per far fronte ai bisogni energetici.
#2267 Data pubblicazione: 07-03-2005
Fonte: Redazione Sanihelp.it


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